Il lavoro oscuro dei Mammal hands
Mammal Hands è una formazione jazz inglese (composta dal sassofonista Jordan Smart, dal pianista Nick Smart e dal batterista Jesse Barrett) che si è messa in evidenza per la freschezza delle sonorità e per una certa originalità,
con rimandi alle esperienze della musica minimale, alla musica da camera e ovviamente al jazz, creando tuttavia uno stile proprio.
Tutti i membri contribuiscono al processo creativo di scrittura della musica, cosa che favorisce la dinamica di gruppo rispetto al dominio dell’assolo.
Shadow Work è il loro terzo album, non si discosta molto dalle precedenti registrazioni Animalia e Floa, ma questo deve essere visto più come elemento di continuità stilistica che di ripetizione ritrita.
L’anomalia nella composizione della band (la mancanza del bassista) non sembra inficiare assolutamente nella pienezza dei suoni.
Il loro suono risulta essere ipnotico, con groove coinvolgenti, con ottimo interplay e una coesione esemplare. Forse in questa nuova prova mancano i brani che sprizzano energia, presenti negli album precedenti, tutto qui è più rilassato, etereo.
Personalmente apprezzo in particolare ‘Straight Up Rainining‘, molto nel loro stile ripetitivo/ossessivo e la più originale ‘Transfixed‘.
Se vi piacciono i GoGo Penguin, Avishai Cohen Trio, E.S.T. non potrete non amare i Mammal Hands.
Elenco dei Brani:
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Black Sails
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Wringer
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Boreal Forest
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Solitary Bee
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Three Good Things
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Living Frost
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Near/Far
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Straight Up Raining
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Transfixed
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Being Here.
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